Qual è il miglior contenitore per conservare l'olio extravergine?
Per conservare al meglio l'olio extravergine di oliva occorre preservarlo da i principali fattori di deperimento, ovvero: luce, calore, sbalzi termici, aria e odori.
Il miglior materiale per la conservazione dell'olio in cucina è la ceramica smaltata. Contenitori di questo tipo, seppur mediamente più costosi rispetto a quelli in vetro o alluminio, consentono di proteggere al meglio l'olio dalla luce e dagli sbalzi termici, oltre che dagli altri fattori di deperimento.
In alternativa alla bottiglia in ceramica è possibile usare contenitori in vetro il più possibile scuro, in modo tale che l'olio sia protetto dalla luce.
Qual è la temperatura ottimale alla quale conservare l'olio extravergine?
La temperatura ottimale per la conservazione dell'olio extravergine si colloca fra i 14 e 19°C. Infatti temperature troppo basse, sotto i 12°C, possono danneggiare l'olio congelandolo e troppo alte possono far perdere rapidamente le sue qualità organolettiche.
Tuttavia, è molto importante anche che la temperatura si mantenga il più possibile costante, frequenti e rapidi sbalzi termici fanno deperire l'olio più velocemente.
Quanto dura l'olio extravergine?
L'olio non ha una vera e propria scadenza, ha però un tempo di conservazione, cioè un tempo durante il quale mantiene inalterate le sue proprietà organolettiche. Questo periodo è di circa 18 mesi, ma varia a seconda di vari fattori fra cui le condizioni di conservazione e la qualità dell'olio.
Oli extravergine di alta qualità, in particolare se ottenuti con estrazione a freddo, tendono a conservare le loro proprietà più a lungo.
Curiosità
I contenitori in ceramica furono utilizzati per secoli per la conservazione dell'olio di oliva.
Negli anni '90 durante degli scavi archeologici nel sito di Castelluccio (Siracusa), furono rinvenuti tre contenitori in ceramica risalenti alla fine del III e all'inizio del II millennio a.C. (prima età del bronzo) nei quali furono riscontrati residui organici di acido oleico e linoleico, firme inequivocabili della presenza di olio di oliva.
Questa scoperta sorprendente ha portato indietro le lancette dell'orologio dell'inizio della produzione di olio d'oliva di almeno 700 anni.